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Bimota DB6C 1080 Limited Edition

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Make Model

Bimota DB6C 1080 Limited Edition

Year

2008

Engine

Four stroke, 90°“L”twin cylinder, SOHC, desmodromic 2 valve per cylinder. 

Capacity

1078 cc / 65.8 cub. in.
Bore x Stroke

98 x 71.5mm

Compression Ratio

10.5:1

Cooling Air / oil cooled

Induction

Electrically controlled gasoline injection and φ45mm throttle body

Exhaust

Catalytic converter rhodium
MOTO CORSE “Evoluzione” Titanium Exhaust System/Slip-On

Ignition 

Starting Electric

Max Power

 70.8 kW / 95 hp @ 7500 rpm

Max Torque

103 Nm / 10.5 kg-m / 76 lb-ft. @ 5000 rpm

Clutch Wet multiple plates, hydraulic system

Transmission

6 Speed
Final Drive Chain

Gear Ratio

1st 37/15, 2nd 30/17, 3rd 28/20, 4th 26/22, 5th 24/23, 6th 23/24

Front Suspension

Marzocchi  φ50mm TiN coat full adjustable R.A.C. Inverted fork

Rear Suspension

Extreme TEX height adjustment functional attachment full adjustable mono shock

Front Brakes

2x 330mm / 13 in. discs 4 piston caliper

Rear Brakes

Single 245mm / 9.6 in. disc 2 piston caliper

Front Tyre

120/70 ZR17

Rear Tyre

180/55 ZR17

Seat Height 820 mm / 32.3 in

Wet Weight

170 kg / 374.8 lbs

Fuel Capacity 

17 Litres / 4.5 US gal
 
 
La Bimota (il cui nome deriva dall'unione delle prime due lettere dei cognomi dei tre fondatori, BIanchi, MOrri e TAmburini) nasce nel 1966 come azienda nel settore degli impianti di riscaldamento e condizionamento. Qualche anno più tardi il progettista Massimo Tamburini, indirizza la società verso la produzione di componenti speciali per motociclette e nel 1973 l'azienda inizia l'attività nel campo motociclistico.
 
Ad eccezione della bicilindrica due tempi denominata 500V-due, la Bimota ha sempre utilizzato propulsori provenienti dai più disparati costruttori quali Honda, Suzuki, Kawasaki, Yamaha e Ducati, abbinati a ciclistiche realizzate in proprio, vero fiore all'occhiello di questa Casa motociclistica con sede a Rimini.
 
Moltissime sono le motociclette che hanno caratterizzato la storia di questo marchio italiano (che ha anche partecipato al mondiale Superbike in tempi diversi), ancora oggi quotatissime e ricercate. Dopo ripetuti problemi economici che hanno portato l'azienda al fallimento, nel 2003 una nuova società ha "riavviato" la Bimota con importanti investimenti presentando al pubblico la DB5, sportiva stradale che ha sancito definitivamente il ritorno della casa riminese nel panorama motociclistico internazionale.
La qualità e la cura costruttiva delle Bimota è sempre stata altissima, e sinceramente il termine Atelier per questa fabbrica lo trovo più appropriato.
 
Scovare special su base Bimota è alquanto difficile, dato che le moto già nel momento in cui escono dalla fabbrica sono difficilmente migliorabili. La Moto Corse, azienda giapponese che da tempo segue Bimota e anche altri marchi italiani sul suolo nipponico, ha approntato questa DB6 Delirio, che appare regolarmente come modello in vendita nel loro sito web. Questa bicilindrica raccoglie moltissime parti speciali realizzate dalla Moto Corse, tra cui spiccano le pedane, la particolare viteria in titanio e soprattutto gli splendidi terminali in alluminio che donano una diversa fisionomia alla moto, ora decisamente più intonata allo stile corsaiolo e "cattivo" della naked riminese. Altre parti speciali, come ad esempio i freni a disco Alth, vengono installati su quasi tutte le special prodotte dalla Moto Corse in quanto essi sono distributori ufficiali sul suolo giapponese di questi prodotti.
 
Il motore della DB6 è il bicilindrico Ducati due valvole di 1000 cc, che è stato modificato con un kit di potenziamento che ha portato la cilindrata alla soglia dei 1080 cc. Il propulsore è stato arricchito con l'installazione di scarichi prodotti dalla stessa Moto Corse e denominati Evoluzione. I cerchi sono dell'italiana Marchesini. Completano le eccezionali rifiniture anche la splendida sella ricamata e la nuova livrea, che riprende i colori storici Bimota.
Data l'elevata fattura dei prodotti Moto Corse e la loro "armonia" con il resto della moto, a mio avviso la Bimota potrebbe approntare una edizione limitata di questa DB6, rendendo ancora più esclusivo e raffinato il suo prodotto.

PS: non vedo l'ora che la Moto Corse metta le mani sulla DB7!